Oggi non lavoro, oggi non mi vesto
resto nudo e manifesto
Sono fuori dal coro, nettamente diverso
le mode se ne vanno, io resto! e manifesto!
contro! ogni occasione è persa
i calci di rigore sulla traversa
Resto nudo e manifesto - Faccio un gesto e manifesto - Oggi guardo il cielo..
Penso a meno stress e più farfalle, menochiacchere alle spalle
Non ho più silenzio, non ho più un pretesto
gli eroi se ne vanno, io resto! e manifesto!
contro! ogni occasione persa
i calci di rigore sulla traversa
contro! paramoie e tempeste
rimanere fuori dalla feste
Resto nudo e manifesto - Faccio un gesto e manifesto - Oggi guardo il cielo
Resto nudo e manifesto - Faccio un gesto e manifesto - Oggi guardo il cielo
Resto nudo e manifesto - Faccio un gesto e manifesto - Oggi guardo il cielo...
domenica 19 dicembre 2010
sabato 18 dicembre 2010
COS'E'?
Eames Plywood Elephant |
Gli inventori dello sgabello-elefante Charles e Ray Eames, tra i primi a creare mobili insoliti con materiali d' avanguardia ESPERIMENTI . Negli anni ' 50 i coniugi provano le resine mai usate per gli arredi.
Charles e Ray Eames |
Sempre insieme, gli sguardi che si incontrano complici, assorti nel lavoro, sorridenti nelle immagini familiari, comunque giocosi e vitali. Così li ritraggono le fotografie. Erano una coppia vera, nella vita come nel mestiere, Charles (1907-1978) e Ray (1912-1988) Eames: la coppia di designer più celebre al mondo, ambasciatori culturali in Europa dell' America del dopoguerra e alfieri del modernismo a livello internazionale. All' inizio la loro attenzione si concentra sul legno multistrato, che viene tagliato, piegato e modellato fino a raggiungere una dimensione tridimensionale: inventano addirittura una particolare pressa, che chiamano «macchina Kazam», per comprimere i fogli di compensato incollato. Gli elementi d' arredo risultano leggeri, pratici e comodi, basti ricordare il delizioso «Playwood Elephant», sgabello per bambini a forma d' elefantino, pensato nel 1945 e messo in produzione da Vitra l' anno scorso.
Charles e Ray Eames erano guidati da un unico credo comune: «Il meglio del meglio per il maggior numero di persone».
La silhouette Eames Plywood Elephant è lineare con grandi orecchie, la proboscide, è il dorso da cavalcare: pensato per in e outdoor, questo animale amico con i suoi cinque colori sorbetto (bianco, grigio ghiaccio, rosso , rosa e lime) è un pezzo davvero speciale. Chepiacerà ai bimbi, e rimarrà in casa anche quando crescono. Come oggetto da collezione.
mercoledì 8 dicembre 2010
Creazioni di Natale
Riciclo creativo: il pennello si trasforma in Babbo Natale
Un grosso pennello ispira l’immaginazione dell’autrice di “Suzy’s Artsy Craftsy Sitcom“, che attraverso un chiaro e dettagliato tutorial vi spiega come trasformare l’artistico strumento in un un simpatico Babbo Natale, semplicemente adoperando colori e carta. Iniziate dipingendo il pennello, un’insolita azione, ma indispensabile per creare la base da cui partire. Le setole, colorate di bianco, diventeranno la lunga barba dell’amato protagonista, mentre striscioline di carta quilling si trasformeranno in capelli, naso e baffi. Invece il manico, decorato e abbellito con un fiocchetto, servirà ad appendere la deliziosa creazione fai da te.
Fai da te: le decorazioni di feltro per l'albero di Natale by FamilyCircle
Un solo materiale per tante decorazioni di Natale! Il feltro diventa protagonista indiscusso delle nuove creazioni, dando vita a bellissimi abbellimenti per l’albero di Natale e a colorate calze della Befana. Saranno proprio le vostre mani a realizzare le piccole creazioni, grazie ai mini tutorial di “FamilyCircle“.
Origami: come realizzare un kusudama con le carambole
Abbiamo conosciuto il kusudama che è una sfera di carta fatta da figure identiche e multiple di origami incollate insieme. Oggi ne ho trovato un tipo che si basa su un modello di fiore meraviglioso, nato da un pentagono e originariamente creato dalla designer tedesca Carmen Sprung. Lei lo definisce “carambola”, forse a causa della sua somiglianza con una sezione trasversale della carambola, il frutto a stella.
Il presepe di carta fai da te
L’idea é realizzare i personaggi con i tubi della carta igienica. Le figure sono ricoperte con un involucro di carta colorata e incollata: il design é molto semplice, e possono essere realizzate anche dai bambini stessi. I più piccoli potranno anche provare a indovinare i personaggi della storia. Carinissimi i tre re Magi nell’immagine.
Lavoretti di Natale: la lavagna Countdown per il conto alla rovescia
In modo creativo con il “Santa Countdown Calendar”, una lavagnetta fai da te da personalizzare con un barbuto Babbo Natale, utilissima per il conto alla rovescia.Il tutorial e la lista dei materiali necessari sono disponibili su “Flamingo Toes“. Tra i vari strumenti dovrete trovare anche un vecchio spazzolino per i denti.Chissà come vera utilizzato! Mentre provate ad immaginarlo, recuperate i vostri amati gessetti e date inizio alla grande attesa.
Upcycle: idee per le decorazioni Natale 2009
Tappi di bottiglia riciclati in palline Il concetto che sta alla base è sempre quello del riciclo creativo o upcycle: usare rifiuti per trasformarli in oggetti con uso diverso da quello per cui sono stati concepiti. Il materiale più versatile è la carta che si presta a essere manipolata in origami e a trasformarsi in palline. Vi sono poi i bigliettini di auguri che possono essere dotati di piccole cornici e appesi all’albero;per chi invece è un po’ negato con la manualità sono proposti dei semplici alberelli da ritagliare con la forbice con i dentini; i cucchiai si trasformano in appendini mentre una vecchia ciotola per la pappa in un omino per la neve con candelina inclusa; idem per le lattine di alluminio, basta verniciarle di bianco e decorarle con sciarpette in lana e cappellini.
Decorazioni di Natale dell'ultimo minuto: piccoli alberi di cartone
La soluzione è un piccolo alberello di Natale fatto di carta o cartoncino riciclati, illuminato da luci a led, come quello che vedete nella foto.
Decorazioni di Natale: gli animali di Babbo Natale da assemblare
Gli amici e aiutanti di Babbo Natale sono tanti e teneri: sono cinque simpatici animali di carta che potete assemblare per addobbare il vostro albero o per rallegrare la vostra tavola. Questi animali sono arrivati giusti-giusti per diffondere l’atmosfera di Natale prima ancora dell’arrivo del personaggio dispensatore di doni, dalla barba bianca, amico di tutti i bambini. semplice kit di carta fai da te (26cm x 19,5 centimetri). Ideati e realizzati in Gran Bretagna dai creativi della Mibo, oltre ad essere cute, e ad avere dei musetti tenerissimi, sono anche realizzati con carta riciclata al 100%, con inchiostro a base vegetale e imballaggi biodegradabili. Ho Ho Ho…è in arrivo Babbo Natale!
lunedì 6 dicembre 2010
COS'E'?
I piselli ...L'oggetto è monocromo ma con sensibili variazioni di tono, ciò gli dà un aspetto appena sofisticato, che però incontra anche il gusto dei consumatori più lontani da una cultura attuale. Il colore è un verde, un certo verde molto noto sotto la denominazione popolare di "verde pisello", colore abbastanza bene calcolato fin dall'inizio della produzione e non più cambiato a tutt'oggi. Questo colore ha determinato influenze cromatiche anche nella moda e nell'arredamento intorno agli anni 20-30.
La forma delle pillole è abbastanza normale benché ci si sia preoccupati di variarle di diametro; ciò che invece risalta per l'originalità, e nello stesso tempo la semplicità della concezione, è l'astuccio...Bruno Munari
"FORCHETTE - BIODEGRADABILI E NON" fantasia + idea = felicità + utilità - spreco di risorse
Uno degli oggetti emblematici della Pandora è sicuramente Moscardino, vincitore anche dell’ambito premio Compasso d’Oro nel 2001, interamente realizzato in Mater-Bi, biodegradabile al 100%. Una produzione in teoria “usa & getta”, ma che rapisce per eleganza e vivacità tutti quelli che entrano a contatto con i loro oggetti e che, per questo, difficilmente riescono a separarsene. Lo ammetto, tra quelle persone ci sono anche io…Moscardino, come tutti gli altri oggetti, crea un’esperienza unica, nuova ed emozionante dalla quale è difficile dividersi.
“Alimentare il corpo è un atto d’amore. Creare nuove forme per nutrirsi alimenta il desiderio" Alcuni pezzi della Pandora Design. Nell’ordine, partendo da sinistra: Kataspoon, Forkela, DeLuxe, 2Spin, PandoraCard, Trinacria, Tapas e Flying Set.
Quest’inverno col cibo ci abbiamo dato tutti dentro.. ma quest’estate le nostre posate le troveremo “esauste” sui nostri piatti. Questo grazie al progetto della giovane designer Kathryn Hinton, chiamato appunto Exhausted Cutlery, che ha ideato ed esposto alla mostra che il Royal College of Art di Londra organizza ogni anno per gli studenti appena diplomati. Si tratta di vere e proprie posate “ri-posate”, che sembrano adagiarsi e prendere forma sulla superficie su cui poggiano. Niente più posate tese o in bilico dunque.. niente più rischi di appoggiarci i gomiti creando catapulte a tavola..peccato!
Forse il concept non è dei più nuovi, ma fa sempre effetto il servizio di posate "mangiucchiate" di Mark A. Reigelman che nasce dal triste riscontro dell'iniqua distribuzione delle risorse alimentari nel mondo.
Se da un lato l'umanità è afflitta dall'obesità, dall'altro muore per mancanza di cibo. Il servizio, realizzato in edizione limitata di 50 pezzi, vuole ironicamente porsi a cavallo di questa riflessione. Ne risulta un oggetto particolarmente invitante e inedito. Il nome del servizio, molto evocativo, è Bite, morso.Sono state presentate al Macef 09, si tratta di un set di posate dalle forme sicuramente originali, pensate per aperitivi e per abbellire le presentazioni della tavola.
Amuse Bouche, di Pott Podio,non rispettano le comuni regole di ergonomia e non risultano, almeno al primo impatto, di facile utilizzo, ma che siano originali e diverse lo dobbiamo ammettere.
Amuse Bouche, di Pott Podio,non rispettano le comuni regole di ergonomia e non risultano, almeno al primo impatto, di facile utilizzo, ma che siano originali e diverse lo dobbiamo ammettere.
Bamboo è il set di posate multi-uso ideato nel 2000 da Giulio Iacchetti per Pandora Design. Bamboo, realizzato in legno okumè naturale o in polipropilene, è un coltello che contiene al suo interno una forchetta. Originale, comodo e funzionale, questa multi-posata ben rappresenta la filosofia di Pandora Design, volta a rinnovare il linguaggio contemporaneo del consumo di cibo
Tra i nuovi trend c’è, senza dubbio, il finger food. Un nuovo modo di mangiare, con le mani appunto, che sta stuzzicando la fantasia di molti designer. Pick it ne è un altro esempio
Eat with your finger, ovvero mangia con le dita. E’ il nuovo concept per questo piccolo accessorio di food-design realizzato da un frizzante terzetto di giovani designer: Merry-Kavamura&Ganjavian (i tre designers).
Spork, un incrocio perfetto tra una forchetta, un cucchiaio e un coltello, un nuovo accessorio per il food-design.Autore di questo incrocio è il designer svedese Joachim Nordwalle.
LA NATURA DEL DESIGN
Il design come “buona cultura di progettazione” e come applicazione rigorosa di un processo di ideazione, elaborazione, sviluppo e implementazione si caratterizza come importante strumento di pianificazione consapevole in grado di dare senso e significato ai nuovi prodotti e servizi (de + signare) rafforzando la competitività delle imprese sul mercato.
Mi piace sottolineare, quest'opera del designer Thomas Brown. Si tratta di un'opera che si può tranquillamente annoverare come "social-design ", in quanto sono sedie + banco, per una scuola del Sud Africa.
Marilyn Wann, che probabilmente condivide le nostre angosce a riguardo, ha creato una bilancia speciale che invece di riferirvi il vostro peso vi dirà che siete sexy, carini o attraenti.
Il contesto si trasforma sotto i nostri occhi ecco come le azioni quotidiane della natura ritornano dentro la vita di ogni giorno e così le sedute si trasformano attraverso il tocco sapiente dell'artista - artigiano ed ecco che la "fatasia del Piccolo Principe trova forma"
opere : 'spaghetti bench' & 'spaghetti double' by pablo reinoso
'united we stand' by rob southcott
....arriva dall'alto tu ti sposti ma ecco nel posto in cui tu eri seduto ops una colata di colore che si impadronisce del volume riproponendo qualcosa di nuovo una materia sulla materia...effetto incredibile...ne resto affascinata...e rimango ferma a contemplare..."l'attimo fuggente che si impadroni delle sedia" della madre.
Ritratto di Chesterfield sedia mia madre 'di Andersen Gunnar Aagaard, 1964
L'incredibile materia che prende forma...una continuità di qualcosa che è stato scavarentato e spappolato su di un muro ed ecco piccole sedute che mascono come erba spontanea su un muro esterno sottoposto agli agenti atmosferici... "l'arte e la follia"
piscine e pouf 'per l'edizione Klaus Engelhorn da Robert Stadler, 2004
Riuso dei materiali...semplicemente "Forma - Fantasia - Perfezione = Biodegradabile100%"...
Sedia da sperimentale serie bordi da Frank Gehry, 1980
Expo 2010 Shanghai
prodotte sia dalla nostra sensibilità che dalla nostra capacità pratica. Per fortuna non mancano esempi di questo tipo, basti pensare alle ricerche che già a partire dai primi anni ‘90 sono state condotte dal gruppo olandese Droog Design o dai brasiliani Fratelli Campana. L’evidente inquinamento semiotico di cui parlava Manzini già in quegli anni, condusse molti giovani progettisti verso la strada del riciclo, verso un’‘estetica del brutto’ ma intelligente, del prodotto smascherato da ogni sovrastruttura, puro e asciutto.Ne sono un esempio la Rag chair o il contenitore Chest of drawers di Tejo Remy, la Knotted chair di Marcel Wanders, i vasi di Hella Jongerius, o ancora la seduta Favela dei Campana. Si tratta di oggetti che affondano le radici nella ricerca di applicazioni innovative per i materiali spesso poveri, sfidando il senso comune. Oggetti di seconda generazione, nati da prodotti di recupero trasferiti fuori dal contesto e dalla funzione originale e dalla forte componente evocativa. La loro ispirazione attinge spesso a oggetti di uso quotidiano, rifiuti, materiali industriali cui viene restituita una nuova dignità estetica. La scuola giapponese di design Nendo ha progettato la Cabbage
Chair, realizzata con gli scarti dell’industria dell’abbigliamento, una
poltrona ecologica costituita da fogli arrotolati verticalmente uno
sull’altro che possono venire modellati a proprio piacimento.
Chair, realizzata con gli scarti dell’industria dell’abbigliamento, una
poltrona ecologica costituita da fogli arrotolati verticalmente uno
sull’altro che possono venire modellati a proprio piacimento.
Non sono trascurabili i valori positivi e sostenibili di questa seduta.Intanto è creata a partire da un materiale di scarto ma questa è solo una condizione tra le altre, è importante sottolineare che per la creazione della Cabbage Chair non sono stati utilizzati elementi per irrigidire la struttura, e neanche colle o viti. La struttura ondulata dei fogli, infatti, restituisce una forte rigidezza di forma, potenziata dal trattamento con resine al quale i fogli sono sottoposti, insieme ad un effetto ’cuscino’ determinato dall’elasticità dei fogli piegati."
Patchwork Collection, Amy Hunting.Gli elementi sono realizzati interamente in legno e consistono in una sedia, una libreria e 12 lampade che si racchiudono l’un l’altra come matrioske.
Iscriviti a:
Post (Atom)